lunedì 11 novembre 2013

EDITORIA DIGITALE: EBOOK GRATIS


Gratuitamente scaricabile (QUI) il testo edito da Apogeo a cura di Letizia Sechi che si rivela fonte utilissima per chi opera nel mondo dell'editoria, del giornalismo, della comunicazione e dei nuovi media. 

Questo testo propone uno spaccato sul panorama dell'editoria digitale, illustrando i presupposti che ne favoriscono la diffusione e analizzando nel dettaglio linguaggi, formati, dispositivi e concrete esperienze editoriali, con un occhio di riguardo ai problemi pratici legati alla produzione dei libri digitali e ad alcune criticità come quelle poste - per esempio - dal copyright. 

Queste le domande intorno a cui si sviluppa il discorso: cos'è l'editoria digitale? Su quali prodotti si concentra? Come vengono distribuiti? In quali formati? Come cambia il flusso di lavoro sul contenuto? 

Al centro una riflessione sull'alternativa tra libri stampati e libri elettronici, e un'analisi sulle possibilità offerte da nuove tecnologie per la presentazione dei contenuti. Senza dimenticare che attraverso il Web e i motori di ricerca "trovare e leggere" è diventato più semplice e veloce. Un libro per riconsiderare il processo che porta un contenuto al lettore. In pratica per imparare a fare "editoria digitale". Scarica gratuitamente l'opera



venerdì 1 novembre 2013

RICHARD BRANSON LANCIA "VIRGIN STARTUP"

Il miliardario Richard Branson partorisce una nuova idea per permettere ai giovani di impiantare imprese innovative. L'imprenditore più ricco del Regno Unito ha lanciato @Virginstartup. Virgin StartUp è una organizzazione non -profit che aiuta gli imprenditori di età compresa tra 18 e 30 anni che risiedono nel regno Unito a ottenere finanziamenti e consigli per rendere la loro idea di business una realtà. L'obiettivo principale è quello di ottenere il supporto necessario per trasformare una grande idea per un business di successo e sostenibile . È necessario avere tra i 18 e i 30 anni ed essere cittadino britannico o residente legale del Regno Unito. Se avete una attività che volete lanciare o che ha meno di un anno di vita si può beneficiare di un finanziamento di start- up fino a 25.000 euro.



Virgin Startup aiuterà a sviluppare il business plan e la richiesta di finanziamento. I loro consulenti commerciali vi aiuteranno con i piani di marketing e proiezioni finanziarie e a fornire assistenza sotto forma di formazione , seminari , corsi di perfezionamento , di rete peer - to-peer e one-to -one di mentoring . Virgin StartUp ha sviluppato una piattaforma di mentoring con un tutor aziendale a disposizione.

lunedì 28 ottobre 2013

Un mondo senza tecnologia mobile? Ci ha pensato Qualcomm

Qualcomm, società di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni senza fili con sede a San Diego, in California, ha provato a immaginare come sarebbe un mondo senza tecnologia mobile.

Ne è nato questo video virale piuttosto esilarante.



Qualcomm è una azienda nata nel 1985 da Irwin Jacobs e Andrew Viterbi che precedentemente fondarono Linkabit, attualmente tra i primi 20 produttori di semiconduttori per vendite nel mondo. 

Nel 2006 ha acquisito nPhase, Airgo Networks (specializzata in strumentazione Wi-Fi) e la quota maggioritaria di RF Micro Devices (produttrice di dispositivi Bluetooth). Negli anni 2000 l'azienda è cresciuta notevolmente sia a livello economico che per notorietà grazie all'ingresso nel mercato dei processori, basati su architettura ARM, per dispositivi mobili come smartphone e, successivamente, tablet computer. Il suo debutto nello scenario globale in questo settore risale al 2009 con il lancio sul mercato di Snapdragon, la piattaforma chipset basata sui microprocessori ARM.

Fonte: B Com

giovedì 26 settembre 2013

Websense partecipa alle edizioni 2013 di Forum Banca e Banking Summit per affrontare le esigenze di sicurezza degli istituti finanziari

Websense affronterà le tematiche relativa alla sicurezza degli istituti finanziari in occasione di due eventi: Forum Banca 2013 di IIR e Banking Summit 2013 di The Innovation Group.

Gli istituti finanziari e le banche sono sottoposte a severe norme e a verifiche da parte di numerosi enti per garantire la protezione dei dati sensibili, dai numeri di conto corrente fino alle informazioni su rischi, debiti e patrimonio, contro minacce avanzate e spear phishing. Websense, leader mondiale nella protezione delle aziende contro gli attacchi informatici e il furto dei dati, affronterà queste tematiche in occasione di due eventi: Forum Banca 2013 di IIR e Banking Summit 2013 di The Innovation Group.

Il Forum Banca 2013, organizzato da IIR (Istituto Internazionale di Ricerca), si terrà il 24 settembre presso il Mercedes Benz Center (via Gallarate, 450 – Milano) mentre il Banking Summit di The Innovation Group sarà in programma il 26 settembre presso l’Hotel Principe di Savoia (piazza della Repubblica, 17 - Milano).

Grazie alle proprie soluzioni, Websense garantisce la sicurezza di banche e istituti finanziari, identificando le informazioni sensibili ed eseguendo scansioni in real-time della rete aziendale. Inoltre, la possibilità di creare policy personalizzate, semplici da implementare e utilizzare, permette a banche e istituti finanziari di adeguarsi alle normative e leggi in vigore. Nel caso di perdita o furto dei dati le soluzioni di Websense sono in grado di rispondere velocemente a questi ed altri incidenti, garantendo la massima visibilità dei sistemi aziendali. In occasione dei due eventi dedicati al mondo delle banche, l’azienda sarà presente con uno stand, dove sarà possibile ritirare documentazione specifica e incontrare gli esperti Websense, per qualsiasi richiesta o approfondimento in merito alla sicurezza dei dati e delle informazioni.

Silvia Pasero 
Account executive Noesis

martedì 6 agosto 2013

Borsa: Chiusura di piazza affari debole, Wall Street in calo

Chiusura di piazza affari piuttosto debole questo lunedì trascinata dal calo della borsa di Wall Street, dove il rialzo inatteso dell’ISM dei prezzi Usa non riesce a sollevare gli scambi in una giornata piuttosto sterile caratterizzata dalla debolezza. Indice Ftse Mib -0,17%.

La pubblicazione dei dati macroeconomici di oggi alla borsa di Wall Street non riescono a risollevare i mercati odierni caratterizzati da un andamento presso che fiacco. Alle ore 16.00 GMT è stato pubblicato il dato relativo all’ISM dei prezzi Usa risultato migliore delle attese degli analisti, ma non è stato sufficiente a ridare slancio alle negoziazioni. A Piazza Affari, la borsa di Milano registra una chiusura all’insegna della debolezza dove l’indice principale Ftse Mib chiude in calo del -0,17% a 16.751 punti totali, mentre l’All-Share chiude con un ribasso dello 0,13% a 17.830 punti. Spicca Mediaset come il titolo migliore a piazza affari, in rialzo del 4,42% a 3,45 euro per azione, seguito dalla buona performance odierna di Seat Pagine Gialle in rialzo del 6,25%. Bene il settore energetico con Saipem che chiude con un guadagno dell’1.87%, Enel a +0,38% ed Erg a +0,49%. In controtendenza Eni che chiude con un passivo del -0,52%.

Tra i peggiori della giornata Telecom Italia che chiude in perdita del -2,00% a 0,4810 euro per azione. Contrastato il settore bancario, che al rialzo di Bpm e Banco Popolare rispettivamente del +0,70% e del +1,69% segna i cali di Intesa San Paolo del -1,54%, di Monte dei Paschi di Siena in rosso del -0,88% e Unicredit che perde lo 0,95% a 4,16 euro. In calo frazionale il valore dello spread Btp Bund che chiude a 259,51 punti riducendo la forbice differenziale con i Bund tedeschi del -0,59%. Sul mercato valutario in calo l’euro sulle principali valute mondiali con il cambio Eur/Usd in leggera flessione del -0,14% a 1,3271 alla chiusura dei mercati europei. In rosso anche la coppia Eur/Yen del -0,47% a 130,72. Procedono contrastati i mercati di oltreoceano dove vedono l’indice tecnologico Nasdaq in rialzo del +0,07% a 3.692 punti, lo S&P 500 in leggero calo del -0,06% a 1.709 punti e l’indice dei titoli industriali Dow Jones in rosso dello 0,24% a 15.620 punti.

Fonte: http://www.notiziemercatimondiali.com

lunedì 29 luglio 2013

Metalli preziosi: In borsa al Comex, quotazione oro ai massimi di un mese

In borsa sale ai massimi di un mese la quotazione sull’oro al Comex, il mercato dei metalli preziosi, trascinato dalle aspettative sulle politiche di stimolo monetario sostenute dalla Federal Reserve degli Stati Uniti che ha visto spingere a rialzo il prezzo del metallo giallo dai mercati asiatici fino a Londra questa mattina. In calo il dollaro contro le principali monete sul Forex, mentre i prezzi elevati del petrolio potrebbero aumentare le prospettive di inflazione.

Andamento in salita questa mattina per l’oro che testa i valori massimi di un mese superando la soglia dei 1.300 dollari l’oncia sui mercati asiatici, dove alle 14:04 ora di Singapore viene scambiato a 1.320,63 dollari l’oncia. Lo spot sull’oro è salito fino al 2,1% a 1,323.23 dollari l’oncia, il livello più alto dal 20 giugno. Il prezzo in euro di Bullion è salito sopra 1.000 per la prima volta dal 20 giugno scorso. Nell’SPDR Gold Trust, il più grande scambio di prodotti in lingotti, il valore è sceso dello 0,7% la scorsa settimana, toccando i minimi dello scorso 14 giugno. Il valore dell’oro è aumentato dello 0,8% la scorsa settimana, ricoprendo il primo guadagno settimanale da maggio dopo che il presidente della banca centrale americana Ben Bernanke ha dichiarato che è troppo presto per decidere se iniziare un processo di ridimensionamento sugli acquisti delle obbligazioni a settembre. L’indice del dollaro Bloomberg è sceso per il secondo giorno consecutivo, mentre il petrolio greggio a New York è salito per la quarta sessione consecutiva dopo essersi assestato sul valore più alto degli ultimi 16 mesi, il 19 luglio.

“Il sentiment degli investitori nei confronti dell’oro sembra indirizzarsi verso una certa positività dopo i commenti di Bernanke della scorsa settimana.” ha dichiarato per telefono da Hangzhou Lv Jie, analista di Cinda Futures sulla divisione di uno dei quattro fondi in Cina creati per comprare crediti inesigibili da parte delle banche. “Probabilmente stiamo assistendo a una fase di copertura sul breve termine in funzione alla fase di vendita in atto sul dollaro USA “, ha detto Lv, riferendosi ad alcuni investitori che hanno chiuso le loro posizioni in perdita. Sui contratti short il metallo giallo con consegna a dicembre è avanzato oltre il 2,4% a 1,325 dollari l’oncia sul mercato del Comex, il valore più alto dal 20 giugno, dopo esser stato scambiato a 1,319.80 dollari l’oncia. Gli speculatori hanno aumentato le loro posizioni nette long del 56%, a 55.535 tra futures e opzioni dal 16 luglio scorso, il più alto valore che la Commissione dati americani mostra dal 4 giugno scorso sul Commodity Futures Trading . I contratti a breve sull’oro sono scesi da novembre dopo aver raggiunto un record nella settimana precedente.

lunedì 22 luglio 2013

Nuovo investimento - Presenza attiva in 100 paesi e Strong BUY da parte degli analisti

Prosegue la nostra selezione mirata verso le migliori società internazionali a dividendo. Nel report di oggi dedichiamo ampio spazio ad una nuova azienda multinazionale, presente in oltre 100 paesi del mondo con un track record di sette anni consecutivi di aumenti della cedola, quotazioni a sconto e forti raccomandazioni di acquisto da parte dei principali broker ed analisti. Nella seconda parte del report, torniamo a focalizzare la nostra attenzione su un particolare ETF a rendita, che investe nelle migliori società e fondi immobiliari a livello internazionale.

La settimana appena trascorsa ha segnato un importante primato per il nostro portafoglio Top Analisti. Quasi per caso, durante la nostra ordinaria manutenzione del modello abbiamo scoperto di avere superato nei giorni scorsi il dividendo numero 750! Dal gennaio 2010 ad oggi, in linea con gli obiettivi di rendita del portafoglio, abbiamo incassato oltre 750 cedole per complessivi 122.762 dollari, che hanno costituito un potente motore verso la creazione di una rendita passiva crescente mese dopo mese, tramite investimenti selezionati in un pacchetto di società internazionali operanti in business consolidati e dividendi in costante crescita. Ci sono molti obiettivi che gli investitori cercano di ottenere usando titoli a crescita del dividendo: costruire ricchezza aggiuntiva per il futuro, puntare ad una maggiore sicurezza finanziaria, battere il mercato e pensionarsi in anticipo sono solo alcuni dei punti chiave che solitamente caratterizzano questa tipologia di investitori. Anche se tutti questi punti sono potenzialmente raggiungibili nel lungo termine tramite queste categorie di titoli, l’obiettivo principale di tutti gli investitori in titoli a crescita del dividendo è quello di ottenere nel tempo una totale indipendenza finanziaria.

L’indipendenza finanziaria si ottiene quando si dispone di redditi da dividendi sufficienti a vivere senza più bisogno di lavorare per il sostentamento. In altri termini, questo significa ricevere flussi di cedole sufficienti a coprire tutte le spese quotidiane necessarie per vivere. In sintesi, indipendenza finanziaria significa maggiore libertà di programmare la propria vita dando priorità ai propri interessi, hobbies, attività sportive e sociali a piacimento. Si tratta di un percorso lungo, diverso per ciascuno a seconda delle proprie disponibilità finanziarie e orizzonti temporali, ma rimane comunque un percorso estremamente stimolante che vale la pena di essere almeno tentato e programmato nei dettagli. I 750 dividendi effettivamente incassati fino ad oggi nel Top Analisti sono sicuramente un importante step e fungono per noi da ulteriore stimolo per condividere assieme con i nostri lettori e abbonati il percorso futuro verso il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi.

"I nostri sogni possono diventare realtà se abbiamo il coraggio di perseguirli" - Walt Disney

In questo contesto, nelle ultime settimane è proseguita la nostra strategia di riduzione della volatilità complessiva del modello. Con il mercato azionario americano attestato sui massimi storici e otto sedute consecutive di rialzo per gli indici Usa, il portafoglio Top Analisti in questi giorni ha fatto segnare nuovi record, con le performance che hanno beneficiato del contesto generale positivo. Stiamo quindi tenendo sotto controllo con maggiore attenzione il Beta del modello per tentare di consolidare i buoni risultati conseguiti. Il Beta è il coefficiente che misura il comportamento di un singolo titolo rispetto al mercato, ovvero la variazione che un titolo assume storicamente rispetto alle variazioni del mercato. Un Beta maggiore di uno evidenzia oscillazioni di un titolo superiori al mercato, mentre un Beta inferiore ad uno mostra movimenti del titolo inferiori alle variazioni del mercato. Ad oggi, il beta medio dei 65 titoli che compongono il modello è pari a 0,87, che evidenzia una rischiosità inferiore del 13% rispetto a quella del mercato, più adatta per una fase come quella a cui stiamo assistendo in queste ultime settimane. Il nostro obiettivo di breve termine è quello di ridurre ulteriormente il Beta, abbassando l’esposizione dei titoli con valori superiori ad uno, in favore di titoli con rischiosità inferiore al mercato. Su queste basi, vediamo ora nel dettaglio le variazioni da apportare ai nostri tre modelli di portafoglio, inclusi nell’abbonamento di Secondo Livello da 19,99 euro mensili sottoscrivibile con carta di credito o bonifico bancario online.

Top Analisti – Questo particolare portafoglio è attualmente uno dei più replicati dai nostri abbonati, e racchiude in un unico modello le raccomandazioni di un pannello di oltre 25 tra i maggiori analisti e Guru internazionali, presenti nelle migliori classifiche di reddito e performance. Composto attualmente da 65 titoli, Top Analisti si è trasformato nel corso degli anni in una vera macchina da reddito, con oltre 200 singole cedole accreditate ogni anno ai partecipanti e un dividendo incassato in quasi ogni giorno lavorativo dell’anno. Dal 1 gennaio 2009 ad oggi il modello vanta crescite record, con una performance pari a +126,8%, contro un rendimento dell’indice S&P500 pari a +80,6% nello stesso periodo. Attualmente, il price earning complessivo del portafoglio risulta contenuto, e pari a 13,6 volte gli utili attesi per l’anno in corso, contro 15 volte dell’indice S&P500, con un dividendo medio pari al 4%, il doppio rispetto al 2% dell’indice S&P500.

Nuovo titolo: Sette anni di crescite consecutive del dividendo e forti potenziali di aumento per i prossimi anni

Principali motivazioni di acquisto: La nuova società di cui parliamo oggi è una delle poche aziende a mantenere un rating di credito A+ da parte di Standard & Poor. Secondo l’agenzia di rating, un rating superiore ad A significa”Strong capacity to meet financial commitments”, ovvero forte capacità di far fronte agli impegni finanziari. Si tratta quindi di una azienda caratterizzata da conti economici particolarmente solidi, a cui si aggiunge un dividendo per gli azionisti cresciuto del 16,4% per ciascuno degli ultimi cinque anni. Abbiamo iniziato a costruire una nuova posizione su questa società nel mese di maggio 2013, utilizzando per l’acquisto il ricavato disponibile in cassa derivante dai dividendi incassati per il portafoglio. Si tratta quindi di una nuova posizione costruita “gratis”, ovvero senza alcun esborso di denaro fresco, in grado di generare un effetto leva aggiuntivo per il nostro modello. In aggiunta, grazie ad un portafoglio prodotti altamente specializzato ed una crescente esposizione verso i paesi emergenti, questa società presenta ancora fondamentali particolarmente appetibili, con target e rating elevati da parte degli analisti. Secondo le nostre valutazioni, le attuali quotazioni attuali in borsa indicano uno sconto sul titolo rispetto al valore intrinseco che rende interessante ulteriori acquisti con buoni potenziali di apprezzamento nel medio lungo termine.

Trend del dividendo: La società vanta un importante primato nei confronti dei suoi azionisti, con aumenti del dividendo per 7 anni consecutivi. Il dividendo attuale è pari al 2,7% annuo, corrisposto in quattro rate trimestrali, con un Pay Out pari al 41%. Il Pay Out indica la percentuale dell’utile annuo destinata agli azionisti come dividendo. In generale, sono da preferire società che mantengono livelli di Pay Out più contenuti, a garanzia di stabilità delle cedole anche per il futuro. Negli ultimi 5 anni il tasso di crescita del dividendo è stato pari al 16,4% annuo composto. Ipotizzando per il futuro gli stessi tassi di crescita conseguiti nell’ultimo quinquennio, tra dieci anni il dividendo potrebbe già attestarsi al 12% per superare il 50% annuo tra 20 anni.

Trend storico degli utili e previsioni: Negli ultimi 5 anni la società ha incrementato gli utili con una crescita media del 7,3% annuo composto. Per i prossimi 5 anni gli analisti stimano una crescita annua composta degli utili pari al 9% annuo.

Multipli di borsa: Il price earning attuale del titolo è pari a 13,9 volte gli utili attesi per il 2014. La capitalizzazione attuale è pari a 39 miliardi, con un rapporto prezzo/ricavi pari a 2,7 volte.

Performance in borsa: Dal 30 giugno 1972 ad oggi il titolo ha messo a segno risultati record, con un rendimento complessivo pari a +1.218% (fonte Morningstar).

Giudizio degli analisti e valutazioni: Il giudizio medio dei 16 analisti e broker che seguono il titolo è pari a 2,2 su una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell). Nelle ultime settimane, gli analisti di Morningstar, hanno assegnato al titolo un giudizio tra i più elevati, con un rating di quattro stelle. Per calcolare i potenziali ritorni futuri sul titolo utilizziamo uno dei metodi più usati per la valutazione di un business. Si tratta del “Dividend Discount Model”. Secondo questa metodologia, il valore attuale di una società è pari alla sommatoria di tutti i dividendi futuri attualizzati scontati al valore attuale. Il tasso che utilizziamo di norma per l’attualizzazione ad oggi di tutti i futuri flussi di cassa dei dividendi è in sintesi il rendimento obiettivo che ci prefiggiamo di ottenere per il futuro. Nella nostra analisi abbiamo mantenuto parametri abbastanza prudenziali. Nonostante le crescite del dividendo negli ultimi 5 anni siano state pari al 16,7% annuo composto, abbiamo stimato crescite più conservative del dividendo per il futuro, pari all’8% annuo composto per i prossimi 10 anni, e al 6% annuo composto per gli anni successivi al decimo. Qualora questi parametri fossero raggiunti, il tasso di rendimento implicito di attualizzazione alle attuali quotazioni di borsa sarebbe pari al 9,4% annuo composto, con un target a 10 anni pari a +145% (vedi tabella pubblicata su www.strategyinvestor.com.

Nel corso degli ultimi anni il rendimento medio percentuale del dividendo si è mosso in un range oscillante da un minimo dell’1% annuo nei periodi di maggiore sopravvalutazione del titolo, fino ad un massimo del 3% annuo nei periodi di maggiore sottovalutazione. Il dividendo attuale, pari a 2,7% annuo, indica una quotazione a sconto del titolo rispetto alla media storica. Per ritornare nuovamente in area di sopravvalutazione, il titolo dovrebbe più che raddoppiare dai livelli attuali e questo fattore conferma e rafforza i risultati della nostra analisi. Per queste ragioni incrementiamo oggi l’esposizione sul titolo per il nostro modello Top Analisti, acquistando ulteriori 118 azioni e passando da una quota dello 0,35% a una quota dell’1,2% del portafoglio, per un controvalore complessivo pari a 166 azioni. Comprare in data di oggi il titolo.

Per fare spazio al nuovo investimento riducendo il beta del modello, utilizziamo il contante disponibile in cassa derivante dagli ultimi dividendi incassati e vendiamo in data di oggi i seguenti titoli:

335 azioni (totale partecipazione) Telecom Argentina, quotato sul Nyse con simbolo TEO, dopo la performance record di +48% realizzata in soli 7 mesi dalla nostra raccomandazione. Telecom Argentina presenta attualmente un beta pari a 1,44, con una rischiosità superiore al mercato, rispetto al nuovo acquisto che evidenzia un beta pari a 0,72. Vendere in data di oggi. ETF Italia – Questo particolare portafoglio è composto esclusivamente da oltre 20 tra ETF e fondi chiusi, tutti quotati sulla borsa di Milano e facilmente negoziabili con qualsiasi banca o intermediario di trading online. Dal 1 gennaio 2009 ad oggi, il modello segna una performance pari a +39,3%. La facilità di utilizzo dello strumento ETF permette di costruire portafogli fortemente diversificati anche con piccole disponibilità, puntando su aree del mondo in forte crescita o su comparti specifici difficilmente raggiungibili con investimenti diretti. In seguito alle numerose richieste dei nostri abbonati, nel PDF relativo al portafoglio completo, abbiamo inserito due nuove colonne utili per la consultazione ed elaborazione:

1) Codice Isin – Per una rapida identificazione, oltre al simbolo, ora è presente per ciascun ETF il relativo codice Isin.

2) % portafoglio – Nella penultima colonna è ora disponibile anche la percentuale di investimento suggerita per ciascun ETF. In questo modo, ciascun abbonato può replicare il modello con precisione, anche con importi superiori o inferiori a quelli indicati nel modello aumentando o diminuendo le quantità da acquistare per ogni ETF con la stessa proporzione suggerita in questa colonna.

260 società e fondi immobiliari mondiali in un unico ETF a cedola trimestrale

Le recenti dichiarazioni del presidente della Fed sulla possibile interruzione degli acquisti di bond a sostegno dell’economia hanno scatenato una tempesta nel settore del reddito fisso, con gli investitori preoccupati per un possibile rialzo dei tassi di interesse. Di conseguenza, nel mese di giugno i corsi dei titoli obbligazionari e relativi ETF sono scesi sensibilmente, influenzando negativamente le quotazioni di ETF e fondi immobiliari, considerati comunque strumenti a reddito. Nei giorni scorsi, le banche centrali di Europa e Stati Uniti hanno invece rassicurato gli investitori riconfermando la politica di tassi bassi e prospettando uno scenario di lungo termine ancora espansivo nel settore del credito. Ci troviamo quindi oggi in una situazione di prezzi interessanti con potenziali recuperi per tutti gli strumenti a cedola recentemente penalizzati dalla forte correzione del mese scorso. In particolare, negli ultimi mesi, diversi elementi hanno confermato una decisa ripresa del settore immobiliare a livello internazionale ed in particolare negli Usa, con i nuovi permessi per le costruzioni saliti del 4,6% e quasi un milione di nuovi cantieri edili. In questo contesto nei mesi scorsi abbiamo già voluto cogliere il nuovo trend di ripresa aumentando l'esposizione su un particolare ETF specializzato in questo settore strategico che raggruppa in un unico fondo le migliori società e fondi immobiliari di tutto il mondo. Questo ETF unico nel suo genere investe attualmente in un paniere di circa 260 società e REIT di diversi paesi, tra cui, Stati Uniti, Hong Kong, Singapore, Giappone, Francia, Regno Unito e Canada. I REIT (Real Estate Investment Trust) sono società che possiedono e gestiscono immobili che producono redditi stabili. I REIT distribuiscono annualmente agli azionisti il 90% del loro utile tassabile, ottenuto per almeno il 75% da locazioni, mutui e vendite di immobili.

Il fondo raccoglie in modo sistematico tutte le rendite e dividendi da affitti derivanti dalle singole partecipazioni e li distribuisce ai partecipanti in quattro rate semestrali cumulative, a gennaio, aprile luglio e ottobre di ogni anno. Si tratta quindi di un comodo strumento a rendita che ci permette di investire in immobili all’estero in maniera diversificata anche con piccoli capitali, ottenendo una rendita stabile e proteggendo contestualmente il capitale dall'erosione dell'inflazione. Il rendimento del dividendo sulla base dell'ultima cedola distribuita ammonta al 2,9% annuo. Questo rendimento, a differenza delle cedole da investimenti a reddito fisso, può essere considerato interamente spendibile in quanto, come accade per l'investimento diretto in immobili, il mantenimento del potere di acquisto del capitale investito dovrebbe essere mantenuto dalla rivalutazione di medio lungo periodo degli investimenti contenuti nel fondo.

Attualmente questo ETF è la maggiore partecipazione in termini percentuali del nostro portafoglio, con una incidenza pari al 14,2% ed un controvalore pari a 896 azioni. Consigliamo ai nostri lettori di approfittare delle quotazioni favorevoli di questi giorni e di accumulare sul titolo fino a portarsi sulla percentuale di portafoglio suggerita.

Top Dividend: Rendimento medio 8,4% annuo - Il portafoglio di dieci titoli ad alto dividendo

Top Dividend - Questo particolare portafoglio mira a raggiungere una redditività superiore, ed è composto costantemente dai dieci titoli americani con il dividendo più elevato. Complessivamente, il modello offre un livello cedolare record,con un rendimento medio annuo pari all' 8,4% ed un price earning medio pari a 13,3 volte, rispetto ai multipli offerti dall’indice S&P500, che presenta dividendi al 2,1%, ed un price earning a 15,1 volte. Secondo i dati di Back Test, dalla partenza di settembre 2000 ad oggi, il portafoglio ha messo a segno un rendimento record, pari a +16,7% annuo composto contro una performance dell'indice S&P500 pari a +3,6% annuo nello stesso periodo. Il rendimento cumulativo del modello è stato pari a +640%, contro un +54% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo. In sintesi, il nostro pacchetto di dieci titoli ad alto dividendo ha quindi ottenuto negli ultimi 12 anni una performance complessiva di 10 volte in più rispetto alla borsa. Si tratta di un portafoglio adatto a chi desidera ottenere rendite periodiche più elevate senza rinunciare a potenziali capital gain elevati.

Per visualizzare e stampare i dati completi del Back Test della performance dal 2000 ad oggi in formato PDF cliccare su: http://www.strategyinvestor.com/r/top_dividend_performance.pdf

I dieci titoli selezionati martedì 9 luglio 2013 resteranno in portafoglio fino a martedì 6 agosto 2013, data del prossimo aggiornamento mensile.

Regola base: disciplina di investimento

Noi consideriamo lo stile "value classico" come un metodo disciplinato, conservativo e di buon senso. Investire "value" è a nostro avviso il modo migliore per approcciare il mercato nel lungo termine. (London Market Research Ltd)

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