Dal 24 settembre al 31 ottobre 2012 a Palazzo Nuovo si
svolgerà il laboratorio teatrale interdisciplinare LE
STRADE DEL DIBBUK teso a incrociare e approfondire i
diversi e molteplici aspetti di Dibbuk attraverso cinema,
teatro, danza, musica, incontri.
Il laboratorio, che è parte del progetto promosso
dall’Istituto di studi storici G. Salvemini, la Comunità
Ebraica e la Comunità Polacca di Torino con il patrocinio
dell’Università degli Studi di Torino, della Città di
Torino, della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale
del Piemonte, con il sostegno del Consolato Generale della
Repubblica di Polonia in Milano e la collaborazione di
Torino Spiritualità, Goethe-Institut di Torino, Museo
Nazionale del Cinema e Il Mutamento Zona Castalia, è
organizzato dalla dott.ssa Sarah KAMINSKI e dalla dott.ssa
Silvia PARLAGRECO (curatrici del progetto) con il
coordinamento del prof Antonio ATTISANI (Culture del
teatro, Facoltà di Lettere e Filosofia) e il sostegno del
prof. Bruno CHIESA (Lingua e letteratura ebraica, Facoltà
di Lettere e Filosofia).
E’ prevista la partecipazione di Luciano ALLEGRA Yoram
BILU Gilberto BOSCO Raffaele ESPOSITO Krystyna
JAWORSKA Giancarlo LACERENZA Tullio LEVI Rav Boaz
PASH Luisa PASSERINI Andrea POMA Irena PUTKA Ugo
VOLLI.Sono in programma, con il coordinamento del dr Nello
Rassu, un ciclo di proiezioni dedicate al tema, presso il
Laboratorio Multimediale “G.Quazza”a Palazzo Nuovo in via
Sant’Ottavio 20 (primo seminterrato). Il Dibbuk di An-Ski
(1863-1920) è da considerarsi il capolavoro della
letteratura ebraica del Novecento. Scritto negli anni
1912-1919 in russo, yiddish e ebraico, fu successivamente
tradotto in numerose lingue, compreso l’italiano. Le prime
rappresentazioni furono allestite in Polonia e Russia
dalla Vilner, compagnia del teatro yiddish di Vilna, e dal
teatro ebraico moscovita Habima, ma fu grazie alla fortuna
internazionale di questt’ultima, divenuta in seguito
Teatro Nazionale di Israele, che la pièce ebbe risonanza
in tutto il mondo. A Torino Habima fu ospite al Teatro di
Torino, il teatro pubblico di Gualino, nel 1929. Nel 1937
il regista polacco Michal Waszynski traspose in pellicola
la rappresentazione teatrale e da allora il suo film
rappresenta un punto di riferimento per tutti i successivi
studi teatrali e cinematografici. Ma è la tematica
complessa del dramma di An-ski a essersi dimostrata una
fonte inesauribile di interpretazioni che continua ad
affascinare la grande regia internazionale contemporanea,
gli scrittori e gli storici. Il tentativo che noi facciamo
è quello di mettere insieme il quadro di tutte queste
affascinanti interpretazioni. Questa pièce (altro titolo
Tra due mondi) rispecchia un ideale percorso culturale
europeo degli ultimi duecento anni e il dramma d'amore del
giovane sposo che, contrastato in vita, dopo la morte
entra nel corpo dell'amata, rappresenta uno scontro fatale
che ancora oggi costituisce uno spazio di potente
suggestione e profonda riflessione.
Gli studenti interessati a partecipare al laboratorio e
che intendono iscriversi devono inviare la richiesta alla
mail lab.quazza@unito.it entro e non oltre il 15
settembre indicando oltre ai propri dati un recapito
telefonico e una breve specifica motivazionale o
esperienze in tema. Saranno ammessi 20 studenti.
Info e programma:
lab.quazza@unito.it
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